Preset e punto di partenza
Scegliere la giusta modalità immagine è il primo passo verso un risultato professionale. Evita i profili eccessivamente vivaci, perché sovrasaturano i colori e pompano il contrasto, falsando l'intento creativo. Preferisci una modalità più neutra come Cinema o Filmmaker, pensata per offrire tonalità naturali e un gamma bilanciato. Disattiva fin da subito i filtri troppo invasivi, come contrasto dinamico estremo, colori vividi e riduzioni rumore aggressive, che possono introdurre artefatti e perdita di dettaglio fine. Imposta la temperatura colore su una variante calda, in genere più fedele per la resa del bianco e delle carnagioni. Porta la nitidezza su valori moderati: un'eccessiva enfasi dei contorni crea aloni e granulosità innaturale. Per luminosità e contrasto, cerca il punto in cui le aree scure restano leggibili e le alte luci non si bruciano. Se possibile, usa pattern di prova per verificare il clipping e i dettagli near-black, così da costruire una base coerente per tutte le sorgenti.
Luminosità, contrasto e gestione del nero
Una resa credibile passa dal giusto equilibrio fra luminosità, contrasto e profondità del nero. Sugli LCD lavora con l'intensità della retroilluminazione, mentre sugli OLED calibra la luminosità di picco in base all'ambiente. In una stanza buia, riduci la luminanza per evitare affaticamento e aloni; in ambienti illuminati, incrementa il livello globale per contrastare i riflessi. Se disponibile, regola il local dimming in modo equilibrato: un settaggio troppo aggressivo rischia di schiacciare i dettagli nelle ombre o creare variazioni di luminosità percepibili, mentre uno troppo conservativo riduce il contrasto. Valuta il sensore di luce: può essere utile di giorno, ma nelle sessioni serali meglio un controllo manuale e stabile. Per prevenire black crush e clipping, verifica scala dei grigi e passaggi tonali su contenuti difficili, come scene con nebbia o abiti neri su sfondo scuro. L'obiettivo è ottenere neri profondi, bianchi compatti e, soprattutto, un midtone uniforme e naturale.
Colore, bilanciamento del bianco e spazio colore
La fedeltà cromatica dipende da tre cardini: saturazione, tinta e bilanciamento del bianco. In SDR, punta a uno spazio colore coerente con il contenuto, generalmente Rec.709; in HDR, lascia che la TV selezioni in automatico il gamut adeguato, come DCI-P3 o BT.2020, evitando forzature che generano colori innaturali. Mantieni la saturazione su un livello realistico: un boost eccessivo inquina le carnagioni e rende i paesaggi artificiosi. La tinta va centrata per prevenire dominanti verdi o magenta. Se hai esperienza, il bilanciamento del bianco a 2 punti può attenuare dominanti bluastre o rossastre; quello a più punti è per utenti evoluti e richiede attenzione, perché modifiche imprecise creano disomogeneità nei toni medi. Controlla anche la gestione dello spazio colore: automatico è spesso la scelta migliore, così la TV adatta il gamut alla sorgente. Infine, osserva gradienti e cieli uniformi per individuare eventuale banding e, se necessario, ottimizza la mappatura dei toni.
Movimento, nitidezza e pulizia dell'immagine
La naturalezza del moto si affina con i controlli di interpolazione del movimento. Il parametro anti-judder riduce lo scattare dei film a frame rate cinematografico, mentre l'anti-blur aiuta negli sport rapidi. Usa valori moderati per evitare il cosiddetto effetto soap opera, che appiattisce l'immagine. La funzione di inserimento del fotogramma nero può migliorare la nitidezza percepita, ma riduce la luminosità e può introdurre sfarfallio su alcune sensibilità visive. La nitidezza deve solo recuperare micro-dettaglio: spingerla troppo crea contorni doppi e shimmering. Sulle sorgenti compresse, impiega con misura le riduzioni di rumore e di disturbo MPEG, utili per levigare macroblocchi senza cancellare la grana cinematografica. Ottimizza l'upscaling scegliendo la risoluzione nativa più alta disponibile dalla sorgente e disattivando l'overscan, così da preservare ogni pixel e il corretto rapporto d'aspetto. Controlla infine che il decontouring sia bilanciato, evitando posterizzazioni o perdita di texture nei gradienti delicati.
HDR, sorgenti e modalità speciali
Per un HDR convincente, attiva il formato HDMI migliorato sugli ingressi in cui colleghi console o player compatibili, così da abilitare profondità colore elevata e campionamento cromatico adeguato. Verifica che la TV riconosca i formati HDR10, Dolby Vision o HLG della sorgente e, se necessario, regola il tone mapping per preservare i dettagli nelle alte luci. Con i videogiochi, abilita Game Mode per ridurre l'input lag e, quando disponibile, sfrutta ALLM e VRR per una fluidità costante. Per PC e console, la modalità PC con campionamento 4:4:4 mantiene testi e interfacce più nitidi. Cura anche l'audio: con eARC invii formati avanzati alla soundbar o all'amplificatore, mantenendo la sincronizzazione labiale. Imposta ogni ingresso con parametri dedicati e salva profili separati per SDR, HDR e giochi. Gestisci con criterio le funzioni eco per evitare variazioni inattese della luminanza. Completa con buone pratiche: pulizia del pannello con panno in microfibra, controllo dei riflessi e disposizione della stanza per una visione confortevole.